Disegnare lampade ci consente di superare i limiti dell’oggetto fino tracciare i contorni di uno spazio, lavoriamo sulla trasformazione che l’ombra e la luce sanno operare su un luogo trasportandolo in un’altra dimensione, quella dell’intimità, del sogno.
Hop Low nasce prima di tutto grazie ad Atanor e ai suoi imprenditori che ci hanno chiesto di disegnare un oggetto capace di narrare la storia che custodiva (ogni oggetto, ogni luogo custodisce una storia e la sua forza è proprio nella capacità di saperla raccontare).
Abbiamo scelto di disegnare un gruppo di piccole lampade da comodino, piccoli “oggetti privati”.
Pensiamo ai luoghi, agli oggetti come a stati d’animo.
Lavoriamo ad una sorta di “ergonomia emotiva”.
Li guardiamo per la loro “intenzione” di portarci in un mondo ove è più importante la sensazione che non la realtà”.
Hop Low è un folletto, rubato in parte allo stupore infantile di alcuni lavori del duo di artisti Fischli e Weiss in parte alla fantasia disneyana.
E’ un piccolo oggetto “disobbediente”: il funghetto (disneiano) che rincorre le note di Tchaikovsky, costantemente fuori passo rispetto agli altri e che, pur non riuscendo mai ad entrare nella coralità, non se ne cura: va fuori passo come se fosse l’unico al passo! La distonia cessa di essere errore per diventare l’indispensabile accento alla coralità.
E’ un folletto danzante realizzato in vetro soffiato a mano dove il gesto dell’artigiano ha saputo interpretare la precisione del disegno geometrico e trasformarlo in unicità.
Dove lo immaginiamo?
Su un piccolo scrittoio, sul tavolino vicino alla poltrona preferita, sul comodino accanto al letto prima di addormentarsi.
DescrizioneHand crafted glass lampConcept DesignQuarchatelier, Marina Del Monaco e Simone FumagalliCoordinamento Generale e Declinazione della Comunicazione Quarchatelier
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